"One of the most influential artists in the world of Art & Nanotechnology"
Technarte
Nanoarte | Vedere l'invisibile
'La nanoarte elimina la visione diretta dell'immagine e annulla la superiorità acquisita della vista. È un paradosso e una provocazione, come in ogni movimento artistico rivoluzionario'. Stefano Raimondi
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'In un'epoca di grandiosità artistica, forse c'è bisogno di un sano e deciso ridimensionamento. La nanoarte è un'arte che si riduce fino a rendersi invisibile all'occhio umano.' Alessandro Scali
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'Uno degli artisti più influenti nel mondo della nanotecnologia e dell'arte'. Technarte
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La genesi della Nanoarte
La mia incursione nella Nanoart inizia nel 2006, e segna un punto di incontro tra l'arte e il mondo avanguardistico della nanotecnologia. Questa esplorazione va oltre la semplice espressione artistica: è un'avventura nel regno in cui gli elementi invisibili del nostro mondo diventano un mezzo profondo per la creazione artistica..
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Collaborazione con il Politecnico di Torino
Una pietra miliare del mio percorso Nanoart è stata la collaborazione con il Politecnico di Torino. Lavorando a fianco di un gruppo di dottorandi dedicati e sotto la guida del Prof. Fabrizio Pirri, abbiamo approfondito le complessità della nanoscienza. Questa collaborazione non solo ha arricchito gli aspetti tecnici del mio lavoro, ma li ha anche infusi di rigore scientifico, rendendo ogni pezzo una fusione di arte e precisa innovazione scientifica.
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Ridefinire i confini dell'arte
Il mio lavoro in Nanoart si spinge contro i confini tradizionali dell'arte. "Dimensione attuale" e "Oltre le colonne d'Ercole" non sono solo opere artistiche, ma anche metafore di questioni sociali trascurate e dell'incursione dell'umanità nell'ignoto. Queste opere trascendono lo spettro visivo, invitando gli spettatori a confrontarsi intellettualmente ed emotivamente con temi profondamente personali e universalmente rilevanti.
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Filosofia e visione
In un mondo in cui l'arte gravita spesso verso il commercialismo e la grandiosità, la mia Nanoart rappresenta una ribellione filosofica. È un invito a tornare all'essenza dell'arte: evocare, mettere in discussione e sfidare. Attraverso la Nanoart, propongo un nuovo paradigma artistico: uno che stimola la mente tanto quanto elude l'occhio, sollecitando un impegno più profondo e contemplativo con il nostro mondo.
MoonArk | A Cosmic Canvas for Nanoart
MoonArk | Una cornice cosmica per la Nanoarte
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Introduzione al MoonArk
Nel 2014 ho intrapreso un'impresa straordinaria nell'ambito del progetto MoonArk. Questa iniziativa, promossa dalla Carnegie Mellon University e guidata dal professor Chris Robinson, mira a inviare sulla Luna un museo lunare che racchiuda un ricco arazzo della creatività umana.
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Il mio contributo al MoonArk
Il mio ruolo in questo progetto innovativo è stato quello di creare due opere d'arte nanometriche: "C'moon" e "Man with Smartphone". Queste opere, concepite come nano-litografie, sono state create utilizzando la litografia assistita da fascio ionico (FIB), una tecnica simile alla precisione di un microscopio elettronico a scansione.
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Descrizione e significato delle opere
C'moon": quest'opera, situata nell'anello inferiore della Camera Lunare, simboleggia i primi passi artistici dell'umanità sulla superficie lunare. Ispirata ai petroglifi preistorici, è una rappresentazione stilizzata dell'impronta del mio piede destro, litografata su un chip di silicio di 1x1 mm, che richiama le storiche impronte dell'allunaggio Apollo.
"Man with smartphone": ospitata nell'anello superiore della Camera della Metasfera, quest'opera offre una visione ironica ma lucida della società contemporanea. Riflettendo sulla nostra era "socialitica", ritrae il dominio degli smartphone nelle moderne relazioni interpersonali.
Collaborazione e processo tecnico
La creazione di questi pezzi è stata frutto della collaborazione del Centro di Robotica Umana Spaziale dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Torino. Il meticoloso processo ha coinvolto diversi esperti, tra cui il ricercatore principale Dr. Alessandro Chiolerio e l'operatrice FIB Dr. Katarzyna Bejtka, coordinati dal Prof. Candido Fabrizio Pirri.
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Future Aspirations and Impact
My participation in MoonArk marks a pivotal moment in my artistic career, blending Nanoart's minuscule scale with the vastness of space. This project not only represents a historic journey of art to the moon but also symbolizes the boundless possibilities of human creativity and innovation.
MOSTRE NANOARTE
PERSONALI
Nanoarte. Vedere l'invisibile | BergamoScienza – Bergamo, Palazzo Frizzoni | 2-21 ottobre 2007
Nanoarte. Vedere l'invisibile | Politecnico di Torino | 16 – 19 aprile 2008
Nanoarte. Vedere l'invisibile | Art’co – prima Fiera d’Arte di Como | 16 – 19 maggio 2008
Nanoarte. Vedere l'invisibile | Infini.To – Parco dell’astronomia di Torino | 23 maggio – 15 giugno 2008
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COLLETTIVE​
Mostra Technarte | LACDA, Los Angeles, 12 dicembre 2015 - 2 gennaio 2016.
Principia. Stanze e sostanze delle arti successive | Piazza del Duomo, Milano, aprile 2011.
Astronave Torino | MIAAO – Museo di Arti Applicate, Torino / 6 ottobre 2007 - 6 gennaio 2008.
Youniverse | BIACS 3, Biennale d'arte contemporanea di Siviglia / 2 ottobre 2008 - 11 gennaio 2009.

CONFERENZE
Technarte 2015, Los Angeles | Relatore invitato. Titolo della presentazione: 'Nanoarte: oltre le arti visive, verso la Luna'.
Technarte 2013,Bilbao | Relatore invitato. Titolo della presentazione: 'Biomusic'.
Comunicare Fisica 2012, Torino | Relatore invitato. Titolo della presentazione: 'Art & fisica'
Technarte 2010, Bilbao | Relatore invitato. Titolo della presentazione: 'Questa non è un'opera d'arte' | 15-17 aprile 2010.
Universos Y metaversos, applicazioni artistiche dei nuovi media | Relatore invitato presso l'Università di Barcellona, 7 aprile 2010.
Nanoarte: oltre le colonne d'Ercole | Relatore invitato a Technarte - Art & Conferenza internazionale sulla scienza, Bilbao | 23 –24 aprile 2009.
Nanoarte: tra arte, scienza e percezione | Relatore invitato a Infini.To – Parco dell’astronomia di Torino | 7 giugno 2008
Futuro della mente o mente del futuro? | Relatore invitato all'Accademia delle Scienze, Torino | 28 maggio 2008.